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Vecchia moskea in Turkia

Giovanni Marino* è nato e cresciuto in una famiglia cristiana e dopo un periodo di allontanamento da Dio, vuole vivere pienamente per Lui. Dio gli mette sul cuore la Turchia e si decide quindi, come primo passo, di partecipare. Gli ha portato ad una consapevolezza maggiore del bisogno per una chiesa unita che porta il Vangelo a chi non l’ha mai sentito.

Giovanni Marino* è nato e cresciuto in una famiglia cristiana e dopo un periodo di allontanamento da Dio, vuole vivere pienamente per Lui. Dio gli mette sul cuore la Turchia e si decide quindi, come primo passo, di partecipare. Gli ha portato ad una consapevolezza maggiore del bisogno per una chiesa unita che porta il Vangelo a chi non l’ha mai sentito:

“Nato e cresciuto in una famiglia cristiana, ho accettato il Signore Gesù all’età di 15 anni. Purtroppo col passare tempo, mi sono allontanato dalla fede per molti anni scegliendo da me stesso cosa fare della mia vita. Avendo apparentemente tutto ciò che potevo desiderare, ma ero stanco del vuoto che questo mondo lascia nel cuore. Sono tornato a Dio ed Egli mi ha riaccolto a braccia aperte rinnovando tutto il mio essere cambiandomi cuore e mente.

Avvicinandomi a Lui sempre più nella ricerca della sua volontà per la mia vita, Il Signore ha iniziato a lavorare il mio cuore e a mettermi davanti lo stato della Turchia. In ubbedienza alla Sua volontà, ho iniziato ad intraprendere il percorso che il Signore mi metteva davanti, decidendo di partecipare ad un viaggio breve che si proponeva di portare l’evangelo nelle zone del paese meno raggiunte dal messaggio di salvezza in Cristo Gesù.  

Dio ci ha guidato lungo tutto il viaggio, è stata una grande benedizione per tutti i membri del gruppo. Muovendoci di città in città abbiamo avuto la possibilità di conoscere tante persone, con molte delle quali abbiamo potuto condividere delle piacevoli chiacchierate e, quando possibile, pregare per loro e raccontare la nostra testimonianza.  

Credo che questa tipologia di esperienze possano condurre il credente a tante riflessioni che portano a crescere e maturare, soprattutto nel capire più profondamente la bellezza e l'ampiezza del corpo di Cristo nelle sue diversità e ricchezze, oltrepassando le differenze denominazionali che molte volte provocano soltanto divisioni e frenano l’avanzamento del Regno di Dio.

Visitando paesi come la Turchia, credo diventi sempre più evidente l'importanza di comprendere realmente il vero compito della chiesa verso quel mondo che ancora non ha avuto la possibilità di conoscere il nostro Signore Gesù. Purtroppo molte realtà cristiane hanno perso di vista questo obiettivo primario, dimenticando la vera centralità del servizio che ogni credente è chiamato a compiere.

Per quanto possa sembrarci strano, molte persone incontrate durante il nostro viaggio non hanno mai avuto la possibilità di conoscere un cristiano, e molte di loro non hanno mai sentito parlare di cosa il Signore Gesù ha fatto per l’intera umanità ed anche per loro. Questo triste fatto li ha condotti a credere alle bugie veicolate da false dottrine.

È necessario che il messaggio dell’evangelo arrivi in quei luoghi dove le tenebre ancora regnano incontrastate, e purtroppo questi territori sono molti di più di quelli che possiamo immaginare. È tempo che la chiesa, ognuno di noi, prenda coscienza della propria responsabilità verso un mondo che ha bisogno di conoscere la Via, la Verità e la Vita.”
*Nome cambiato

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